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Denuncia-querela per appropriazione indebita

Come si fa la denuncia-querela per appropriazione indebita posto che il reato di cui all’art. 646 c.p. è procedibile di regola a querela della persona offesa.

Il reato di appropriazione indebita

Il reato di appropriazione indebita è disciplinato dall’articolo 646 del codice penale, che punisce chiunque si appropri del denaro o di altra cosa mobile altrui di cui abbia il possesso, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto (Vedi la guida Il reato di appropriazione indebita).

Esso è, per regola generale, punibile a querela della persona offesa, anche se nel caso in cui il fatto sia commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario o ricorra taluna delle circostanze indicate nell’art. 61, n. 11, c.p., la procedibilità è d’ufficio.

Come si fa la denuncia-querela

Prima di presentare denuncia-querela per appropriazione indebita, è necessario accertarsi che vi sia stata effettiva appropriazione del bene da parte di un soggetto che ne aveva il legittimo possesso e che essa sia stata finalizzata a trarre un ingiusto profitto, nella piena conoscenza dell’altruità della cosa.

Al fine di ottenere giustizia, ci si potrà rivolgere, anche personalmente, alla Polizia Giudiziaria o direttamente all’Autorità Giudiziaria.

Occorre precisare che il termine di tre mesi per proporre querela, “per il reato di appropriazione indebita decorre dal momento in cui la persona offesa ha avuto chiara conoscenza della definitiva volontà dell’imputato di invertire il possesso del bene, e quindi non necessariamente dalla scadenza del termine stabilito per la consegna, in quanto la mera mancata restituzione colposa non integra gli estremi del reato” (cfr. Cass. n. 18860/2012).

Fonte: https://www.studiocataldi.it/articoli/19284-la-denuncia-querela-per-appropriazione-indebita-con-fac-simile.asp
(www.StudioCataldi.it)